Le Alici di Menaica
Il sapore del mare: alici per tutti i gusti
Per un territorio che si affaccia sul mare, il pesce non può che essere parte preziosa della tradizione alimentare. Nella costiera cilentana lo è in particolare il pesce azzurro. Le alici, soprattutto, che noi ritroviamo in diverse preparazioni. Marinate con olio e limone, “ammollicate” (con imbottitura di mollica di pane e spezie varie), “inchiappate” (farcite con formaggio caprino e uova, infarinate e fritte, con salsa di pomodoro), in tortiera con aglio, prezzemolo e pangrattato, con il sugo quale condimento per gli spaghetti.
In versione stagionata, sono conservate sott’olio o sotto sale. Ma una produzione davvero emblematica, riconosciuta Presidio Slow Food, sono le “alici di menaica”. La pesca avviene con speciali reti artigianali (le “menaiche”) che catturano solo le alici più grandi trattenendole in modo che si dissanguino già in acqua. Le alici sono poi messe in salamoia, poste col sale in vasetti, coperte e pressate e lasciate stagionare per diversi mesi. L’esito è una carne chiara tendente al rosa dal gusto intenso e delicato.
Tenutaria di quest’antica tecnica di pesca e di questa piccola produzione di eccellenza è Marina di Pisciotta, dove ancora alcuni pescatori conservano questa tradizione che si ritrova anche ad Acciaroli, altro centro costiero dove la pesca è fortemente radicata. Come pure nel vicino borgo marinaro di Pioppi dove tipiche sono le alici “a maruzzella”: aperte e riempite di pane raffermo, avvolte su se stesse, condite con olio, aglio e prezzemolo e poi cotte al forno o alla brace.
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