La maracucciata
La “polenta” del Basso Cilento, ora presidio Slow Food
“Una sorta di couscous “made in Cilento”: ecco la maracucciata, uno dei piatti più peculiari di questo territorio. O, per meglio dire, di una ristrettissima area dello stesso ambito geografico. Sì perché il legume utilizzato per produrre questa specie di polenta, il maracuoccio, si trova ormai solamente a Lentiscosa, piccola frazione del comune di Camerota, dando luogo a una pietanza davvero tipica, di un solo paese in particolare che diventa bandiera unica di questa preparazione.
Star incontrastata di questo piatto ed elemento indispensabile per crearlo, il maracuoccio di Lentiscosa, presidio slow food, è un legume dalla forma irregolare, poco più piccolo di un pisello e avvicinabile a quest’ultimo per il colore verdognolo, con piantine basse simili piuttosto a quelle di ceci, anche nei baccelli. La semina avviene da gennaio a marzo, la raccolta si fa da giugno a luglio. Come la polenta è realizzata principalmente con la farina di mais, la maracucciata nasce dalla farina di maracuoccio.
Anche se è contemplata la miscelazione con una percentuale di farina di grano o anche di altri legumi come il favino o i ceci o di granturco. La farina viene fatta cuocere lentamente con acqua e sale. Crostini di pane insaporiti con olio e cipolla arricchiscono il composto. Due sono le varianti della maracucciata: una solida, tagliata a fette e servita spesso insieme ai “friarielli” (le infiorescenze appena sviluppate delle cime di rapa) e una più o meno sciolta, della consistenza di una purea.
Per chi è interessato ad avere maggiori informazioni, potete contattare l’Associazione dei Produttori del Maracuoccio di Lentiscosa.
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