Una piccola delizia della natura: il Fico Bianco del Cilento
Frutto dolce e carico di sapore. E versatile, in quanto si presta bene ad essere consumato fresco o lavorato in diverse preparazioni. Il fico, che nel Cilento è presente in numerose versioni, denotate in primo luogo dalla differente colorazione della buccia, oltre che dalla consistenza e dal gusto. È tuttavia una variante in particolare ad aver ricevuto le maggiori attenzioni per le sue peculiarità strettamente connesse al territorio: ovvero il Fico Bianco del Cilento.
Tanto apprezzato, da meritarsi il marchio della Denominazione di Origine Protetta, fa parte della cultivar chiamata “dottato” e ne troviamo piante sia sulla costa che nelle zone più interne. Nel frutto fresco presenta la scorza verde e la polpa giallo ambra, prende il caratteristico colore giallo o marroncino se essiccato al sole e poi cotto al forno. Questa preparazione è la più pregiata per il delizioso frutto, che in tale forma diventa oggetto di numerose rifiniture, prolungando la presenza ben oltre la stagionalità.
I fichi bianchi essiccati li ritroviamo infatti “impaccati” e farciti con mandorle, nocciole o noci, a volte pure con scorzette di agrumi e semi di finocchietto. Oppure ricoperti di cioccolato fuso o ancora immersi nel rum. Particolari anche le forme di confezionamento: se la maniera più antica prevedeva la distribuzione sfusa in cesti di materiale vegetale, affermato nella tradizione è pure l’uso dei fichi “steccati”, infilati in due stecche di legno parallele. Più rara, ma altrettanto gustosa, anche la confettura di fichi bianchi.
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