Una posizione privilegiata, tra i rilievi e il mare. A ridosso di un costone roccioso, il Monte Cantenna, ecco il borgo di Trentinara. Lo sguardo passa tra il verde delle montagne e i panorami collinari, attraversa la Piana del Sele, i templi di Paestum e si perde all’orizzonte scorgendo Capri, la Costiera Amalfitana, Punta Licosa e il Monte Sacro. Lo scenario offre panorami, colori, sentimenti e tramonti unici, da ammirare anche sospesi alla zipline “Cilento in Volo” per coloro i quali non amano le emozioni ordinarie.
È il luogo ideale per chi intende riscoprire le tradizioni passeggiando nel suggestivo centro storico, riscoprendo la tranquillità lenta come la lievitazione del pane, eccellenza gastronomica, che rappresenta l’alimento principe della tavola ed in particolare di Trentinara. Il posto giusto anche per i romantici che potranno percorrere “Via dell’Amore”, perdersi nel panorama che si gode dalla “Terrazza del Cilento” e ritrovarsi in un “doveroso” bacio.
È la parte più alta e antica di Trentinara, il Borgo Antico di San Nicola. Tra i vicoli lastricati in pietra sono presenti numerosi e importanti portali risalenti al periodo compreso tra il XVII- XIX secolo ed è possibile trovare finanche una macina simbolo della cultura contadina. A metà del mese di agosto, questo è lo scenario della Festa del Pane e della Civiltà Contadina: musiche tradizionali, l’odore del pane e della gastronomia locale si diffondono colorando le viuzze di paese, i vecchi forni qui presenti vengono riaperti per riproporre ai visitatori l’arte attraverso cui si produce il Pane Antico di Trentinara ottenuto con lievito madre e grani rigorosamente locali.
Tra gli angoli più suggestivi di Trentinara vi è la “Via dell’Amore”: una romantica stradina che collega la piazza principale alla terrazza panoramica, lungo la quale è possibile ammirare le maioliche dipinte a mano dall’artista Sergio Vecchio che illustrano versi di celebri poesie.
Alla fine del vicolo ci si ritrova presso la “Preta ‘ncatenata”: due enormi macigni, incastonati tra di loro, che sporgono a precipizio verso il vicino paese di Giungano.
Questo posto è individuato come il nido d’amore di due giovani innamorati protagonisti di una leggenda ambientata nel periodo in cui a Trentinara imperversavano le imprese dei briganti: Saul il capobrigante e la marchesina Isabella si innamorano. La diversità di ceto sociale e la rivalità tra “briganti e potenti” provoca l’ira del marchese padre-padrone, che proprio presso la preta ‘ncatenata, manda le sue guardie per stroncare il sogno d’amore dei due giovani. I due amanti per non cadere nelle mani dei soldati, si baciano per l’ultima volta e stretti in un “abbraccio incatenato e indissolubile” si lanciano nel vuoto. Quei due macigni rappresentano oggi quell’abbraccio eterno.
È un luogo particolare, una piazzetta panoramica che ha qualificato Trentinara come la “Terrazza del Cilento”. Da qui, infatti, è possibile godere di un panorama mozzafiato che abbraccia tutta la Piana del Sele, il Parco archeologico di Paestum, la baia di Agropoli, fino al Monte Stella e finanche l’intero Golfo di Salerno, la Costiera Amalfitana e Capri. Il tema dell’amore è anche qui presente: al centro della piazzetta panoramica si erge la scultura, raffigurante Saul e Isabella, i due giovani innamorati protagonisti della leggenda. I volti dei due giovani sono presenti anche su un cartello qui presente, che recita “Kiss… Please”, un “obbligo” di bacio che vuole essere un invito a manifestare il proprio amore senza riserve, a prescindere da alcun tipo di pregiudizio.
Tra le attrazioni turistiche più importanti, la Zipline “Cilento in Volo” che dà la possibilità ai più adrenalinici di volare letteralmente a corpo libero, imbracati in tutta sicurezza, attraverso un cavo di acciaio lungo 1600 metri circa, arrivando a sfiorare i 120 Km orari. Durante il percorso, che può effettuarsi anche in coppia, si può godere del magnifico paesaggio che Trentinara offre: un’emozione rara.
Il verde in tutta la sua varietà e i sentieri. Percorrerli puntando alla vetta del Monte Vesole (1210 metri). Per poi fare sosta al pianoro delle due “nevere”: un’area attrezzata arricchita dalla presenza di due buche profonde rivestite in pietra, le nevere appunto, che venivano riempite di neve e ricoperte con strati di fogliame per conservarla a lungo. Camminando, al di sotto della zipline, è possibile trovare un’altra attrazione, una cascata naturale che è possibile raggiungere solo a piedi.
Trentinara e le sue chiese. C’è quella sconsacrata, la Chiesa di San Nicola, in pieno centro storico. Di origini normanne, già decadente a fine XVII secolo, quando il vescovo Bonito di Capaccio perseguitò i monaci basiliani e ne osteggiò il culto. Secondo una tradizione popolare, la statua di San Nicola fu rubata nottetempo dai fedeli di Monte Cicerale che la trasportarono nella propria chiesa, dove è ancora venerata. Probabilmente si trattò di un trasferimento voluto e facilitato dagli stessi abitanti di Trentinara per mettere il Santo a riparo in territorio dominato dal rito greco-ortodosso. Oggi la stessa è sede di una galleria d’arte, utilizzata anche per la celebrazione di matrimoni civili.
In Piazza dei Martiri e degli Eroi si presenta la Chiesa di Santa Maria Assunta. Risalente al XVIII secolo, era la chiesa del cimitero che si trovava interrato al di sotto dell’attuale municipio. Poco distante ecco la Chiesa della Madonna del Rosario. Anch’essa di antica fondazione, fu ristrutturata a metà Settecento. Una navata unica, con cappelle nello spessore perimetrale, conclusa con un’abside rettangolare, sormontata da una cupola, mentre l’intera aula ha una copertura piana con tavolato semplicemente accostato e dipinto, con motivi floreali.
Infine, un piccolo edificio religioso rurale, la Chiesa della Madonna di Loreto, situata lungo la strada provinciale per Giungano e Cicerale. La struttura architettonica, in particolare quella del campanile, testimonia l’influenza dei monaci basiliani. Al suo interno, un soffitto a volta adornato da belle pitture attribuite a Frate Angelo, ultimo eremita e custode del santuario, che alloggiava nell’umile stanza di fianco al portone d’ingresso. La tradizione orale riporta la leggenda secondo cui la statua della Madonna fosse ostinatamente legata a quel sito tanto da aumentare di peso quando veniva allontanata, costringendo i fedeli a tornare indietro e divenendo leggerissima nel tragitto di ritorno. Per i festeggiamenti in onore della Madonna di Loreto, che si svolgono il 23 e 24 agosto nella chiesa parrocchiale, fu necessario, pertanto, procurarsi una seconda statua.
Per Info: Comune di Trentinara 0828 831032
Pro Loco Trentinara 349 6145362
15 Maggio 2020