Nel cuore del Vallo di Diano, arroccato su una collinetta tra i Monti del Cervati e la Catena della Maddalena, sorge Sassano, Paese delle orchidee e Città della musica, ma soprattutto luogo ideale per trascorre un piacevole soggiorno a contatto con la natura e all’insegna del buon vivere.
184 sono le varietà di orchidee selvatiche che ogni anno tra marzo e settembre fioriscono tra praterie e boschi di un vasto altopiano dando origine ad un piccolo miracolo della natura nell’entroterra del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Stiamo parlando della Valle delle Orchidee di Sassano, luogo ameno ai piedi del Monte Cervati (la vetta più alta della Campania) che si snoda lungo un percorso di 13 km che parte dal Campo di Gravola (900 m/slm) fino al Campo di Filano (1200 m/slm); sito ideale per gli appassionati di escursionismo e mountain bike nonché per chiunque desideri ricongiungersi con la natura.
Oltre alla bellezza delle variopinte infiorescenze che soprattutto tra aprile e maggio colorano la Valle, l’area montana di Sassano offre un panorama suggestivo godibile dalle varie pendici: vaste aree popolate da animali che pascolano liberamente, boschi di faggio, castagno e betulla bianca, aree in cui sostare per godersi un picnic all’aperto.
Tante sono le chiese ubicate nel centro storico, nell’area montana e nelle altre frazioni del paese (Silla, Varco Notar Ercole e Caiazzano), chiese i cui santi vengono tutti celebrati durante l’anno e accompagnati in processione insieme agli ex voto e ai “cinti”, costruzioni fatte di candele che si portano sul capo in segno di devozione o per grazie ricevuta, manufatti caratteristici soprattutto della processione di San Rocco.
Non solo tradizione religiosa, ma anche gastronomica. Sassano è famoso, infatti, per i suoi piatti tradizionali proposti ogni anno nella manifestazione enogastronomica Settembre al borgo, come il famoso raviolo sassanese e, soprattutto, per le specialità casearie prodotte nei tanti caseifici, tra le quali spiccano il gustoso caciocavallo, che viene celebrato ogni anno con la Festa del caciocavallo sassanese, e il cacioemigrante, ideato dai tanti sassanesi emigranti verso gli Stati Uniti che nascondevano i salumi all’interno del formaggio per poter passare i controlli alla dogana, un prodotto tanto gustoso quanto originale. E se dopo aver fatto il pieno di queste specialità avrete bisogno di un digestivo, non potrete non assaggiare l’Amaro Penna, liquore pluripremiato prodotto a Sassano dal 1902. Presso il liquorificio che lo produce è possibile anche visitare il Museo del liquore “Arturo Penna” dedicato alla storia di questo delizioso digestivo.
L’Ecomuseo con sede a Sassano si compone di 3 sezioni:
8 Ottobre 2020
Gaetano esposito
Mi manca tantissimo il mio Sassano.