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Omignano

Omignano, cuore del Cilento Antico

Un antico borgo dalle origini medievali che si distende alle pendici del Monte Stella, nel cuore del così definito Cilento Antico. È Omignano, che a partire dal piccolo centro capoluogo dell’omonimo comune si prolunga nelle frazioni dello Scalo, di Cerreta e Pagliarole. Villaggio già esistente intorno all’anno Mille, poi possedimento dei Sanseverino in quella che fu la Baronia del Cilento, quindi feudo della nobile famiglia Mazzacane sino al 1806, divenne comune autonomo nel 1848 e fu indiretto protagonista, attraverso l’azione di suoi diversi cittadini, delle vicende insurrezionali che portarono all’Unità d’Italia. Oggi la lunga storia la intravedi nei palazzi nobiliari del centro storico, come pure nelle chiese, quella di origine cinquecentesche di San Nicola di Mira o quella di Santa Maria della Stella, sulla vetta del monte omonimo, lungo il cui pendio ritroviamo anche i “castagnoni secolari”, altro segno del tempo, di matrice naturale, in questo caso.

Omignano, scorcio del paese

I palazzi nobiliari del borgo

Scorcio di uno dei palazzi nobiliari (chissà quale...)

Mazzacane, De Feo, Gorga, i nomi dei notabili del paese, che identificano alcuni dei pregevoli palazzi nobiliari di Omignano. Il feudo rimase sotto il dominio della famiglia Mazzacane dal XVI secolo fino al 1806. La residenza del feudatario fu il Palazzo situato nella piazza del paese, ora abitazione privata della famiglia Malatesta. Tra le testimonianze risalenti all’antica dimora del Principe resiste un affresco che rappresenta le quattro stagioni, dai temi di natura ispirati ai luoghi.  

Nella piazza del paese si trova anche il Palazzo De Feo, probabilmente risalente al Settecento. Oggi è abitazione privata che accoglie più proprietà. Conserva molti particolari delle residenze dei notabili, sia nell’aspetto esteriore che all’interno. Interessanti sono le stanze del maestro pittore Franco Gracco che ha adibito alcune pareti interne ad affreschi che riproducono, con immagini, la storia di Omignano

Interessante è anche il Palazzo Gorga, posto frontalmente al Palazzo De Feo, anch’esso testimonianza delle residenze di famiglie borghesi. Visibile dalla strada il bel cortile con vetrata. Nel locale a piano terra insiste un locale adibito a farmacia con gli arredi d’epoca.

La Chiesa di San Nicola di Mira

Chiesa di San Nicola (particolare del campanile)

La chiesa principale di Omignano è dedicata al culto di San Nicola di Mira, diffuso nell’intera area del Monte della Stella. Viene fatta risalire al XVI secolo. Nel lato sinistro all’altare è riposto il sacello che raccoglie le spoglie dei Mazzacane che ebbero in dominio il feudo di Omignano. Qui, nello stesso sacello, si dice siano conservate la spoglie di Giulia Rocca, figlia del marchese di Vatolla al quale il filosofo Giambattista Vico, che le aveva fatto da precettore negli anni in cui lo studioso visse a Vatolla, dedicò un Epitalamio in occasione delle nozze della marchesa con Giulio Cesare Mazzacane, Principe di Omignano. 

I luoghi di Gerhard Rohlfs: il patrimonio del dialetto

Non un luogo da vedere, ma un patrimonio immateriale da salvaguardare: il dialetto del Cilento. Gerhard Rohlfs (1892-1986), il glottologo tedesco che dedicò una vita a studiare i dialetti italiani, scelse proprio Omignano come punto di osservazione per studiare il dialetto del Cilento. Qui, nel 1924, intervistò contadini e gente umile come custodi inconsapevoli di un parlare che affondava radici nella grecità.

Sulla vetta: il Santuario di Santa Maria della Stella

Il Santuario di Santa Maria della Stella, sito sulla vetta dell’omonimo monte, a 1131 metri, rappresenta un motivo identitario che lega il Cilento Antico intorno al culto mariano. Il Santuario appartiene oggi alla parrocchia di Omignano. La struttura subì un pauroso abbandono che ne compromise la sua stessa sopravvivenza. Grazie al lavoro di persone, alle offerte, e all’impegno dei fedeli di Omignano, la chiesetta dalla caratteristica forma vagamente trapezoidale fu recuperata e salvata dall’incuria e restituita al culto e ai riti annuali che oggi vi si svolgono. 

I castagnoni secolari e la Fontana dei Santi

Castagnoni secolari sul Monte della Stella

Lungo la strada che conduce alla vetta del Monte della Stella, un’insegna in legno indica il percorso per raggiungere i cosiddetti “castagnoni”, di considerevole diametro, la cui origine si fa risalire al IX secolo.  Veri e propri monumenti naturali provenienti da un lontano passato.

Un’altra caratteristica della montagna sono le numerose sorgenti che alimenta e che sgorgano nei paesi che si distendono lungo le sue pendici. Sorgenti che probabilmente determinarono la nascita stessa dei paesi. Una delle più note è la Fontana dei Santi, posta nelle adiacenze della strada provinciale, meta di numerosi utenti che vi si approvvigionano di acqua da portarsi a casa in recipienti portatili.

I megaliti del Monte della Stella

Megaliti Monte della Stella

Sulla vetta del Monte della Stella si trova un complesso di grandi pietre, oggetto di diverse interpretazioni. Secondo alcuni studi, si tratterebbe di megaliti parte di un centro preistorico ancora misterioso, nel quale i menhir (grandi pietre monolitiche) sono collocati in un sistema che rimanda a riti religiosi legati forse al sole ed alla luna. 

Pietre oggetto di riti e usi arcaici, poi miscelatisi con il culto cristiano e con il folclore locale: si ricorda ad esempio la tradizione secondo cui le donne quale simbolo augurale di fecondazione e di nascite si strofinassero agli antichi massi. In questo sistema è inserito il megalite più famoso, detto “Prèta ‘ru Mulacchio”, espressione dialettale traducibile con “Pietra del figlio illegittimo”, un complesso costituito principalmente da tre massi separatisi da un originario unico grande blocco e in cui furono poi conficcate altre grosse pietre

Eventi

Pellegrinaggio verso il Santaurio di S. Maria della Stella

In pellegrinaggio al Santuario di Santa Maria della Stella

Il pellegrinaggio che si svolge nella prima domenica di luglio perpetua il legame di Omignano con il culto della Madonna della Stella, culto comune ai paesi e casali che sorgono a intorno alla cima del Monte che accoglie il Santuario. Di buon mattino i fedeli partono dalla Chiesa di San Nicola, in piazza, portando la statua della Madonna che, a fine percorso, viene posta all’interno del Santuario ove rimane fino al 15 agosto, quando, con altra processione viene portata di nuovo nella chiesa parrocchiale.

 

La Sagra del Monte Stella, il fusillo protagonista

Grazie alla Pro-loco di Omignano, nelle date fisse del 15, 16 e 17 agosto, ad Omignano Capoluogo, si tiene la “Sagra del Monte Stella”. Il piatto principale è il fusillo cilentano, preparato dalle abili mani delle signore del paese. Il simbolo e il pezzo forte della storia gastronomica del territorio, in cui la sagacia culinaria si fonde con la tecnica artigiana, per dare luogo a una pasta fatta in casa dal sapore e dall’aspetto tipici, servita poi con i sughi della tradizione.

 

Venerdì Santo: il Rituale della Confraternita

Ad Omignano opera la Confraternita del Santissimo Rosario che porta avanti l’antica tradizione del rituale della visita ai Sepolcri che si ripete ogni Venerdì Santo tra le parrocchie del Cilento Antico. Il rituale si caratterizza per l’accompagnamento con antichi canti della tradizione cristiana, tra i quali “Varco le soglie e vedo”, che è anche il titolo di un volume dell’etnomusicologo Maurizio Agamennone che ha dedicato uno studio specifico ai canti delle confraternite del Cilento Antico.

Per Info:

Comune di Omignano 0974 836020

Cosa fare e vedere a Omignano

Visita ai palazzi nobiliari
Trekking lungo i sentieri del Monte Stella
Chiesa di San Nicola di Mira
Megaliti del Monte Stella
Santuario di Santa Maria della Stella

Principali eventi a Omignano

Sagra di Ognissanti (ottobre/novembre)
Pellegrinaggio al Santuario di Santa Maria della Stella (prima domenica di luglio)
Sagra del Monte Stella (15-17 agosto)
Rituale della Confraternita (Venerdi Santo)
Festeggiamenti in onore della Madonna del Rosario (prima domenica di luglio)
Sagra della pasta artigianale ad Omignano Scalo (luglio)
I nuotti ru Pagliaro a Pagliarole (agosto)

Dove si trova Omignano

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