Antico borgo del Vallo di Diano, Atena Lucana vanta una lunga ed affascinante storia che la rende un vero e proprio “scrigno prezioso”. La sua origine viene fatta risalire al VII – VI sec. a. C., le cui tracce sono visibili nel Museo Archeologico Comunale “Elena D’Alto”. All’interno si possono ammirare reperti rivenuti nei corredi funerari dell’antica necropoli, a testimonianza dei popoli che si succedettero in età arcaica e romana. Anzi, i resti di alcune mura megalitiche del IV secolo a. C. nella località Serrone, fanno suppore che la sua origine sia addirittura preistorica.
I segni del suo importante passato sono ben visibili passeggiando nei vicoli del centro storico. Si è così catapultati nei diversi periodi storici documentati ed immortalati nei portali in pietra dei palazzi nobiliari risalenti al XVI sec.; nelle torri medievali del XIV sec.; nei resti dell’antico Castello del XI sec.; nel percorso epigrafico e nel monumento di Atteone, simbolo del borgo, posto all’ingresso del paese in Piazza Vittorio Emanuele II. La leggenda locale narra di Atteone che fu trasformato in cervo e venne sbranato dai cani per ordine della dea Diana, sul colle di Atena.
Straordinari sono anche gli edifici religiosi come:
La Chiesa di Santa Maria Maggiore la cui costruzione risalirebbe a prima dell’Anno Mille e collocata su di un’area anticamente sede del foro romano. Sul campanile trecentesco è riportata la data 1752, segno di una ristrutturazione successiva;
La Chiesa di San Michele Arcangelo di origine medievale, ampliata nel XVIII secolo, conosciuta come Chiesa di San Ciro la cui intitolazione al santo si ebbe nel 1965, poi elevato a Santuario nel 2003. Il doppio nome si ebbe a seguito del miracolo della giovane Maria Pessolano che quasi morente e senza alcuna spiegazione, si recò nella Chiesa di San Nicola (IX-X sec.) per pregare davanti alla statua di San Ciro. Successivamente alla guarigione, il padre della giovane fece realizzare un’ulteriore statua del santo che ancora oggi viene portata in processione durante la festa, che ricade la terza domenica di maggio.
Ulteriore leggenda è quella che caratterizza la fondazione della Chiesa-Santuario di Santa Maria della Colomba del XVI secolo, poco lontana dal centro storico. Si racconta che la sua costruzione fu realizzata dopo il rinvenimento di un immagine sacra raffigurante Maria, davanti alla quale si era inchinato un giovenco smarrito ad un pastore. Ed ancora, si narra che il confine della suddetta chiesa sia stato tracciato in seguito ad una eccezionale nevicata nel luogo dove avvenne l’apparizione.
Al di fuori del centro storico, per tutti gli amanti dell’avventura e del trekking da non perdere:
Da visitare il Museo Archeologico Comunale “Elena D’Alto” per info: infopointatena@gmail.com o www.assoartem.it
26 Febbraio 2021