Perito, adagiato sulla collina a 480 m sul livello del mare, è in una posizione straordinariamente panoramica che domina le valli circostanti. Il paese domina verso sud-ovest la vallata del fiume Alento, ricadente in gran parte nel proprio territorio comunale, oggi Sito di Interesse Comunitario, verso nord il grande bacino dell’Alento, verso sud est il fiume “Selva dei Santi”.
Oggi il Comune di Perito conta una popolazioni di circa 1000 abitanti, divisi tra il capoluogo e le due frazioni Ostigliano e Isca.
E’ probabile che i primi abitatori di Perito siano venuti intorno all’VIII-X secolo d.c. dalla Badia di Santa Maria di Pattano. Il primo nucleo abitativo si trovava leggermente più in basso dell’odierno paese ed è conosciuto con il nome di Perito Sottano, in dialetto “Prusuttano”. Non si notano purtroppo, consistenti avanzi di ruderi che segnalino l’esistenza di poche o più abitazioni ma si notano soltanto muriccioli a secco, lungo la strada mulattiera che fanno da confine
alle terre padronali. Unico segno, ben visibile, di questo insediamento erano i ruderi, oggi ricostruiti, di una cappella dedicata a Santa Caterina d’Alessandria (o del Monte Sinai).
Una teoria affascinante è quella che fa risalire la distruzione di Perito-Sottano durante la guerra dei Vespri durata dal 1282 al 1302. Nulla toglie che Perito-Sottano possa essere stato distrutto sia da Saraceni che dagli Almogaveri e cioè tra il secolo XI e XIV.
Dalla metà del 1400 al 1600 Perito subì diverse acquisizioni e vendite da parte dei nobili. Nella metà del 1600 il Paese rientra nella Baronia di Novi. Anche Perito subì l’ondata delle peste nel 1600. Un dato storico certo ci racconta che a causa dell’epidemia nel 1656 la popolazione passò da 300 abitanti a circa 100.
Nel 1700 Perito diventa frazione di Gioi per provvedimento del Re di Napoli Giuseppe Bonaparte. Mentre dal 1821 al 1849 Perito diverrà “rione” di Orria.
Nel 1820 anche la popolazione di Perito aderì ai “Moti del Cilento”. Vivo ancora oggi nella memoria locale è l’arresto dei fratelli Capozzoli, due dei principali protagonisti dei moti, avvenuto a Perito.
Bisogna arrivare alla metà del 1800 affinchè Perito ottenga la piena autonomia comunale e precisamente all’anno 1850 dove per la prima volta, appare sui documenti la dicitura Comune di Perito e la presenza del primo sindaco del comune autonomo Don Nicola Baldo.
La storia antica di Perito ci parla di una popolazione contadina, dedita alla lavorazione dei campi e all’allevamento. Importante è stata la presenza delle famiglie nobiliari.
Ancora oggi i Palazzi Nobiliari dominano il centro storico. Degni di nota sono i palazzi: Papa Baldo, Cecchi, Apolito, Errico.
Una data importante per la storia di Perito, celebrata ancora oggi, è il 17 febbraio 1563, quando il Vescovo Leone Lorino di Capaccio giunge a Perito per consacrare la Chiesa al titolo di San Nicola di Bari.
Da vedere in paese è sicuramente la Chiesa di San Nicola del XVI secolo, oggi restaurata, ricostruita sui ruderi di una precedente. Di fianco alla Chiesa si trova la torre campanaria molto più antica di costruzione. Infatti la stessa è ricavata da una torre vedetta di epoca angioina.
Piacevole è la passeggiata nel centro storico e la visita ai punti panoramici. Da Perito è infatti possibile godere di un panorama a 360° che si spinge fino al golfo di Salerno e all’isola di Capri da un versante, mentre dall’altro domina il mare
di Velia e nelle giornate di maggiore limpidezza si spinge fino all’isola di Stromboli.
La Fontana Vecchia, nella frazione di Ostigliano, in tempi remoti era l’unico punto d’acqua. Alla fontana la comunità di Ostigliano attingeva per prendere l’acqua per bere, cucinare e dove le signore del paese lavavano la propria biancheria e i propri indumenti e che serviva per abbeveratoio per gli animali.
Degne di nota sono le tante opere d’arte sparse negli ultimi anni da artisti locali. In particolare le stazioni della Via Crucis del Maestro Andrea Celano, il mosaico di vita contadina del Maestro Giuseppe Apolito.
Numerose manifestazioni si svolgono in paese durate l’anno. La più importante di tutti è la Festa nel Bosco che si svolge dal 6 al 13 agosto nel suggestivo bosco di castagni. Nel periodo primaverile e in quello invernale si svolgono altre due importanti manifestazioni: Peritolive e Strafocara. Tutte queste manifestazioni sono organizzate dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune.
Le feste religiose a Perito ricoprono un ruolo importante. Oggi rispetto al passato sono diminuite di numero ma celebrate sempre con molta devozione. La più importante è la festa patronale di San Nicola di Bari, festeggiato due volte all’anno. La solennità liturgica del 6 dicembre e la festività
votiva della prima domenica di agosto. Molto sentita è la festività della Madonna Assunta, celebrata il 15 agosto.
6 Giugno 2020