Bagliori Bizantini
Il paziente lavoro di restauro degli anni ’70 e ’80 del ‘900 ha strappato all’oblio e alla distruzione uno dei monumenti più preziosi del monachesimo di età medievale presenti nel Paese. La Badia di Santa Maria di Pattano. Che fondata dai monaci bizantini alla fine dell’VIII secolo, è da ritenere il monastero italo-greco meglio conservato del sud Italia. Gli elementi più antichi oggi visibili risalgono al IX-X secolo, epoca alla quale si datano gli affreschi nell’abside della Chiesa di San Filadelfo.
Su tre registri compaiono le scene dell’Ascensione, della Vergine orante tra i dodici apostoli e una sequenza di nove vescovi. Altri frammenti di intonaco appartengono a una seconda fase (XI sec.), quando la chiesa fu divisa in due navate da un muro con quattro archi su colonne di spoglio. Nei livelli inferiori dell’edificio è testimoniata la fase romana: sotto il piano di calpestio sono visibili i resti di una villa rustica di età imperiale, a cui si sovrappone una necropoli altomedievale (VI-VII secolo).
La struttura maggiore del complesso è la Chiesa di Santa Maria, sorta nel X secolo e ricostruita nella prima metà del XIV secolo. In stile “gotico-meridionale”, ha un’unica navata terminata da una parete con arco trionfale a sesto acuto e da un’abside poligonale. Su tutta la Badia svetta la torre campanaria, alta 15 metri e risalente al X-XI secolo, ripartita in cinque ordini da cornici orizzontali dalle originali soluzioni architettoniche. Visite su prenotazione. Per informazioni: 0974 2200 – 340 3478839.